Passa il Favore!

Come un’atto di gentilezza può cambiare in meglio
Noi ed il mondo che ci circonda

Di Dr. Anita Kalšek

Immagino Tu abbia già sentito nominare Benjamin Franklin…

E Benjamin Webb? Presuppongo di no, a meno che tu non conosca bene la storia dal quale nasce il fenomeno ed il movimento noto come “Pay it Forward” o “Passa il favore”.

Nel 1784 Benjamin Franklin riceve una lettera con la richiesta accorata di un aiuto economico da parte di Benjamin Webb.

In quel periodo Franklin non se la stava passando molto bene, quindi era restio, ma alla fine acconsente con una condizione richiesta.

Il suo amico non avrebbe dovuto restituire a lui il denaro ricevuto ma a qualcun altro con le stesse necessità e nella stessa modalità. Cosi non avrebbe aiutato solo il suo amico, ma molte altre persone.

Oggi diremo che padroneggiava al meglio le Leggi Universali quali quella dell’Abbondanza e dell’Attrazione.  Non solo, anche la disciplina (hai presente le sue 13 Virtù ?).

Così decide di inviargli il 22 aprile 1784 una lettera con il seguente scritto:

“Ti invio con la presente un assegno per 10 (dieci) Louis d’or (monete d’oro francesi). Non pretendo di regalarti una somma simile: Te la dò in prestito. Quando tornerai nel tuo paese con un buon ruolo, non puoi non entrare in qualche attività, cosa che ti consentirà col tempo di pagare tutti tuoi debiti. In quel caso, quando incontrerai un altro uomo onesto in analoga situazione, tu potrai ripagare me prestando a lui questa somma chiedendole di liquidare il debito con un’operazione analoga, quando sarà in grado, ed incontrerà un’opportunità simile. Spero che in questo modo possa diffondersi di mano in mano sempre di più, prima che incontri un ostacolo a fermarla. Questo è il mio trucco per fare del bene con un po’ di soldi.”

“La gentilezza non va confusa con la bontà.
Gentilezza ha impatto sullo stile di vita biologico, emotivo, mentale, sociale, e spirituale. Risulta la strategia evolutiva migliore per vivere in felicità e dinamica longevità. “

Il concetto coniato da Franklin “Passa il favore”, in realtà ha origini in ogni cultura e religione. Ne hanno scritto Ralph Waldo Emerson, i maestri di fantascienza Robert Heinlein e Ray Bradbury e persino il drammaturgo greco Menandro nel 300 a.C.

Arrivato ai nostri tempi, si è espanso radicandosi nel nostro stile di vita. Lo possiamo leggere nei libri, attraverso i radio speaker e nei film (ricordi “Un sogno per domani” ?) dando vita ad un movimento a catena mondiale di gentilezza sconfinata.

Il 28 aprile di ogni anno ricorre l’”International Pay it Forward”; un inno all’altruismo e del bene dell’umanità.

Che nel 2019 ha visto unirsi persone provenienti da 86 Paesi diversi in centinaia di milioni di piccoli atti di gentilezza.

Come funziona concretamente?

Basta compiere un piccolo atto di gentilezza senza aspettarti nulla in cambio.
Quando lo ricevi, lo doni a tua volta per qualcun altro e mantieni vivo l’effetto a catena.

Io nel tempo sono stata ispirata a questo movimento da diversi libri e da una storia letta nel mitico Reader’s Digest. L’ho messa in pratica in diversi modi.

Dando vita nel 1994 ad una primordiale forma di Banca del Tempo tra le mamme nel paese dove vivevo.

Tanti anni fa quando viaggiavo in giro per l’Europa e ante Telepass (prima del 2008 ) avevo l’abitudine di pagare il pedaggio al prossimo che passava. Se l’hai ricevuto ricorderai indubbiamente dell’effetto sorpresa a sentirti dire: “Già pagato dalla persona seduta in auto prima di te”.

Talvolta si corrono dei potenziali rischi, una volta una persona così sorpresa e dubbiosa mi ha inseguito costringendomi a fermarmi e giustificarmi. Dio ha molti modi per farti conoscere amici nuovi. Ma in genere alle persone si apre il cuore e viene stimolata la primordiale volontà di fare del Bene e donare il Bello.

Alcune idee:

  • Aiuta un anziano a portare le borse della spesa
  • Offri un pasto a senzatetto
  • Dona il sangue
  • Regala un abbraccio
  • Lascia un cesto di frutta e verdura pagato
  • Offri un passaggio ad un conoscente
  • Fai una donazione ad un progetto sociale
  • Lascia una nota di apprezzamento ad un collega
  • Dona il tuo tempo ed i tuoi Talenti a qualcuno che ne ha bisogno
  • Pianta un albero
  • Porta a fare passeggiata un cane del canile
  • Aggiungi Tu…

Condividi la tua azione sui social diffondendo l’ondata di gentilezza.

A proposito di gentilezza ed altruismo; ricordi nei mesi scorsi il centenario capitano Tom Moore, veterano dell’esercito britannico, che camminando con il suo deambulatore ha raccolto 37 milioni di sterline (oltre 40 milioni di euro) per aiutare gli operatoti sanitari a combattere la pandemia?
Aveva già abbondantemente dato alla sua patria e avrebbe potuto godersi la sua età, la sua magnifica dimora e gli affetti…

Bene: il 17 Luglio 2020 riceverà la medaglia di Cavaliere e per lui dopo mesi di assenza si presenterà in pubblico anche la regina Elisabetta conferendogli lei stessa la medaglia.

Un libro in particolare è stato fonte di ispirazione a scrivere questo articolo: “Biologia della Gentilezza”, degli autori semplicemente straordinariamente illuminati: Immaculata De Vivo e Daniel Lumera (Nomen Omen)

Lumera mi ha ispirata anche a donare 3 gentilezze quotidiane:

  • una destinata al mondo degli umani
  • una offerta al mondo animale
  • una regalata al mondo vegetale

Ma chi mi ha maggiormente ispirata è il libro: “Più dai, più hai” di Adam Grant che in italiano (attualmente) non si trova in commercio.

La gentilezza non và confusa con la bontà.

Gentilezza ha impatto sullo stile di vita biologico, emotivo, mentale, sociale, e spirituale. Risulta la strategia evolutiva migliore per vivere in felicità e dinamica longevità.

In latino gentilis deriva da “gens” e indica un gruppo di appartenenza, tendenzialmente la famiglia allargata.

La gens in antica Roma era difatti la famiglia allargata con reciproci doveri di difesa e assistenza e nel caso dei mancati parenti si otteneva il diritto di successione.

Gentilem in latino riveste il significato “appartenente alla gens” ovvero la famiglia aristocratica.

Pertanto gentilezza significa essere garbati per scelta, compassionevoli e amabili nonostante tutto e senza pretese di essere ripagati.

In questi giorni ho ascoltato attentamente la comunicazione dell’atleta para-olimpica della nazionale di basket Beatrice Ion, brutalmente aggredita, sia lei, sia suo amato padre. Espressione della gentilezza nello stato più dolce.

Secondo Te, si vive meglio se si è più forti, più flessibili o più gentili?

Io credo che chi abbia sviluppato l’arte della Gentilezza sia molto flessibile (soprattutto negli ultimi tempi) e anche notevolmente forte.

 

Come cambierebbe la nostra vita se ogni mattina ci ponessimo 3 domande:

Quali gesti amabili scelgo di riservare nei miei confronti oggi (si sa che non si può dare ciò che non si ha) ?

Come posso essere più gentile con il mio partner – figli – genitori – amici?

Quali parole gentili posso utilizzare oggi per complimentarmi con gli altri e stimolare in loro il Bello e il Bene?

Vuoi acCogliere la sfida e iniziare anche Tu ad espandere il Bene del cuore e il Bello dell’anima attraverso il Dono delle Gentilezze?

Mentre attendo la Tua risposta, vado lasciare un libro sulla panchina sul lungolago …

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